31 Gen 2014
“Di fronte a questa ennesima emergenza alluvioni e frane in corso in diverse aree del Paese, agli allarmi e al bilancio di danni incalcolabili delle recenti tragedie dalla Sardegna alla Liguria, la politica può e deve riscattarsi da almeno 20 anni di disattenzione e di calo progressivo di risorse per la difesa del suolo e per la riduzione del dissesto idrogeologico. Questa è la più grande opera strategica infrastrutturale del nostro Paese e deve entrare come priorità nel nuovo patto di Governo. E’ ancora più urgente dopo l'occasione perduta con la Legge di Stabilità che ha stanziato per il dissesto idrogeologico nell’81,9% dei 6.633 Comuni, dove vivono 5,8 milioni di italiani (il 9,6% della popolazione nazionale, con un totale di 1,2 milioni di edifici, decine di migliaia di industrie e un patrimonio storico e culturale inestimabile), appena 30 milioni di euro per il 2014, altri 50 milioni per il 2015 e 100 milioni per il 2016. Facciamo di tutto per correggere quelle cifre e grazie al nuovo Fondo Revoche saranno ricavate risorse per realizzare interventi immediatamente cantierabili. L’Italia ha tutte le condizioni per far partire un programma serio e coraggioso di investimenti per la sicurezza di milioni di cittadini dai grandi rischi e c'è anche un motivo economico e di risparmio per le finanze pubbliche: 1 euro speso in prevenzione fa risparmiare fino a 100 euro in riparazione dei danni. Per questo vanno individuate risorse certe e fuori dal Patto di Stabilità, compreso l'utilizzo di una parte dei Fondi europei 2014-2020, perché i tanti territori alluvionati aspettano da noi risposte credibili e concrete”. E’ quanto afferma il Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Erasmo D'Angelis intervistato dall'emittente toscana Rtv38.